Di seguito troverete recensioni di Dark Rays Rip the Light
HardSounds.it
Recensione del Live al Valpolicella Metal Fest
Dopo aver ascoltato l'ottimo demo "Dark Rays Rip The Light" ero piuttosto incuriosito dal vedere i Nicta in sede live. E così i cinque power/death metallers, fedeli di casa Children Of Bodom, esordiscono sul secondo palco: decisamente più piccolo rispetto al primo ma non per questo meno importante.La band apre con "Divine Decepetion" e prosegue proponendo una scaletta decisamente aggressiva. Lasciate da parte le melodie tanto care a "Enuma Elish" il combo va al sodo proponendo i loro pezzi più aggressivi.La resa dell'audio è piuttosto scadente ma la loro perfomance è di buon livello.I giovani Nicta hanno stupito ed impressionato con il loro sound, ma vi consiglio vivamente di ascoltare anche le rimanenti tracce del loro demo perché meritano l'ascolto. Avanti così ragazzi.
Voto: Non Assegnato
ColdNightWind
Heavy Metal Universe
DRRTL is the second demo of this Italian band formed in late 2001. The music of NICTA can be described as an epic power thrash metal with some death/black passages. For the symphonic arrangements, NICTA use lots of keyboards to create some lyrical atmosphere and harmonies while guitars bring dynamism and strength. To give you an idea of the complexity of their music, I should say that the black passages may look like CRADLE OF FILTH while the epic atmosphere is close to KAMELOT, SYMPHONY X, ANGRA or RHAPSODY. There are also some power thrash aspects close to CHILDREN OF BODOM. Their music contains a lot of breaks, tone variations changing from thrash to black, from atmospheric to aggressive, from epic to rhythmic enhancing the beauty and color of their music. The three first songs are a good expression and balance between epic, power thrash and black while the fourth and last is more typically black with a lot of atmospheric passages in slow tempos which renders well the duality of the lyrics. The production is professional and compatible with actual market standards. At the end, here is an album that is interesting and tends to step out from the usual productions, with some innovations that deserve some attentions since the compositions are terrific and shows the potential and maturity of this band. I hope that they'll get signed and release a full album soon.
Voto: 5/6
Fred
Mondongo Canibale
Fuck, can you imagine a band that could mix the heavy/epic metal of bands like Rhapsody, Running Wild or Labyrinth with death/thrash/black influences a la dark tranquility, children of bodom, cradle of filth or old man´s child?, are you able to imagine?, well, this is what our italian friends Nicta show us in this four tracks promo, maybe you think that is a bit strange mix but I can assure you this people play it fucking good, wow, what a surprise, the combine perfectly heavy moments with other more aggresive and fast. This people know how to play an instrument, and that´s obvious, they give to their music a big cuality, full of a lot of details, very good melodies, magnificent riffs and full speed solos. First time I listened to it I was thinking like "fuck, what a strange combination", but now it´s impossible stop listening. I want remark the labour of mr. Fabio Valentini, with a big voice variation, he can sing the most high vocal tones in the heavy metal way (he don´t abuse of the high pitch, fortunately) with other tones more death/blackers. Resuming here we have a marvellous and original band, perfectly they could release an album in a "big" label, and I´m not joking, ´cause I don´t obtain money with this, I tell it with sincerity!!. Let´s see what happens in future, but if they continue in this way, they are a little lucky and anyone put they eyes on them I think that in a short time we´ll be a vey well known band. Great!!
Voto: Non Assegnato
Daniel
Metallized.it
TOP DEMO
E' sempre più frequente ascoltare demo che non hanno nulla da invidiare a prodotti professionali, sia come produzione e registrazione, sia come qualità vera e propria dei brani. Ciononostante nella gran parte dei casi trattasi quasi sempre di gruppi in attività da parecchi anni, o con alle spalle altri progetti importanti. E' stata quindi una sorpresa per me questo lavoro dei Nicta, giovanissimo gruppo di Rovigo. Un lavoro che spicca sopra la media per il modo di presentarsi all'ascoltatore, con un bellissimo artwork dallo stile piuttosto atipico (complimenti al disegnatore!) e con un booklet contenente i testi di tutte e quattro le canzoni. A suggello di questa degna presentazione, una traccia multimediale con biografia, presentazione delle canzoni e della line-up, immagini e altre cosucce interessanti! E, nonostante ciò, quello che stupisce di più di questo album è la musica in esso contenuta, com'è giusto che sia quando si parla di musica Metal. I Nicta ci presentano un mix di generi che travalica le etichette canoniche, fondendo assieme (molto) power, stacchi progressive, sfuriate in stile Children Of Bodom (un esempio su tutti l'inizio di "Wrathful"), atmosfere alla King Diamond (il quale viene evocato all'inizio di "The Darkest Inner Shadow") e parti più cadenzate e pesanti. A suggello di tutto ciò la versatilità del cantante Fabio Valentini, capace di passare, per la verità con qualche forzatura sugli acuti, da una voce pulita e struggente a un cantato in screaming efficacissimo nel rendere le parti più aggressive. I brani presentano una struttura piuttosto articolata, senza però risultare dispersivi, tranne in rare occasioni. Certo non è un qualcosa che fa gridare al miracolo assoluto, anche perchè rimane qualche imperfezione da correggere a mio parere, come ad esempio i già citati acuti di Fabio, o il suono delle chitarre, in certi frangenti quasi assenti o lievemente accennate. In questo senso l'innesto di una seconda chitarra avrebbe secondo me effetti positivi! Comunque la dinamica dei pezzi è sempre buona, con l'apice assoluto nell'opener "Enuma Elish", la quale peraltro è supportata da liriche che narrano il mito babilonese della lotta tra le forze divine dell'Ordine e del Chaos, in un esplosione pirotecnica di feeling e cambi d'umore, accompagnati da altrettanto frequenti cambi di registro musicale, creando giochi di chiaroscuri e ombre degni di un grande gruppo. Con un po' di affinamento delle doti tecniche e di certe parti un po' spigolose il gruppo potrebbe fare un salto di qualità definitivo e ambire a diventare uno degli act più importanti a livello italiano. Per ora una proposta di sicuro interesse sia come originalità, sia come qualità! Non ci resta che attendere conferme (magari in sede live)!
Voto: 80/100
Francesco Pighi "Korgull"
Metallo Italiano
Ottimo lavoro per questi Nicta, gruppo che presenta diverse influenze che vanno dagli Angra ai Children of Bodom, dagli Iced Earth agli ultimi Satyricon, fino ai Cradle of Filth. L'opener "Enuma Elish" mi aveva un po' sviato stilisticamente parlando, visto che si tratta di un brano in puro Angra-style con tanto di voce ispirata ad Andrè Matos, arrangiamenti di piano, tanta doppia cassa su tempi medi e rallentamenti epici. Talvolta mi hanno ricordato gli Elegy del periodo "Supremacy" (bei tempi). La successiva "Wrathful" ha l'inizio identico a quello di "Thundersteel" dei Riot per poi ricordare quallcosa del power speed italiano di Labyrinth et similia, con in più il growling a doppiare le lead vocals di base. Il risultato ricorda lontanamente i Children of Bodom, ma forse sarebbe più giusto attribuirgli lo status di Nicta-sound. Ottime anche le successive "Divine Deception" e "The Darkest... " che ripercorrono gli stilemi della song precente risultando ottime sia dal punto di vista compositivo che esecutivo. Teneteli d'occhio: faranno strada! Promossi a pieni voti!
Voto: Non Assegnato
Mirko Montalbano
HardSounds.it
Secondo demo per i Nicta, nuova interessante proposta della scena power/black metal della penisola. Il loro nuovo "Dark Rays Rip The Light" è un piccolo viaggio in un mondo oscuro, fatto di sonorità calde e tenebrose accompagnate da veloci cavalcate furiose ed inquietanti. Lo stile proposto dai Nicta ricorda quello dei finlandesi Children of Bodom, ma a differenza di questi ultimi la ricerca delle venature melodiche e l'inserimento di linee vocali pulite rende la loro proposta molto più personale, distaccandosi dai canoni tipici del genere. Quello che maggiormente mi ha stupito in questo demo è il songwriting, sempre ricco di particolari dediti a creare attorno all'ascoltatore la giusta atmosfera. Una lavoro quasi maniacale direi, vista la facilità con la quale il gruppo riesce sempre e comunque ad impressionare. L'album si apre con "Enuma Elish", brano ricco di innesti power nel quale la chiave sinfonica del ritornello la fa da padrone, grazie all'ottima voce, sia nelle parti pulite che nello screaming, di un Fabio Valentini in grande spolvero. E' proprio in questo brano che la band ha saputo stupirmi maggiormente, caratterizzandolo con dolci inserimenti di tastiera, interessanti cambi di tempo ed una cavalcata molto evocativa. La seconda traccia "Wrathful" rimane sulla falsa riga della prima, anche se ci troviamo di fronte ad un brano più aggressivo e veloce. Anche in questo caso a far fronte alle sonorità più oscure gli inserimenti melodici rendono l'ascolto della traccia sempre piacevole, grazie anche ad un pregevole assolo di chitarra accompagnato da una lenta ed evocativa parte di piano che spicca su tutta la scena. Anche in "Divine Deception" troviamo le stesse caratteristiche dei brani precedenti, a determinarne l'originalità vengono inseriti diversi e veloci cambi di tempo e di atmosfere che rendono l'ascolto del pezzo decisamente frenetico, incuriosendo l'ascoltatore nella composizione dei suoi diversi passaggi. La chiusura è affidata a "The Darkest Inner Shadow", brano nel quale il lato più, oscuro e triste della band viene a galla. L'inquietante inizio ci introduce in una canzone rabbiosa nella quale le sfuriate in pieno stile black metal la fanno da padrone. E' stupefacente la facilità con la quale questi ragazzi riescono a trasmettere le loro emozioni, tra le dolci e spensierate melodie a qualle più tristi ed incazzate. Un plauso va fatto anche alla scrittura dei testi, attorno ai quali la canzone nasce e si sviluppa con grande criterio ed intelligenza, frutto di una maturità importante per una band che ora più che mai ha il diritto di provarci, di sfornare un nuovo prodotto e di sbatterlo orgogliosa sul tavolo del primo discografico che gli capita a tiro, sicura di avere un riscontro positivo. E' un vero peccato che la scarsa qualità della registrazione renda meno godibile il tutto, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Lo stile e la classe espressa dai Nicta in queste quattro tracce è innegabile, un prezioso contributo alla scena del metal italiano che ha grande bisogno di idee fresche e vincenti.
Un intelligente mix tra rabbia e melodia, che trascina ed emoziona.
Voto: 80/100
ColdNightWind
Beyond Webzine
Apparently, the Italian underground has plenty of good stuff to offer lately, like for example this new promo of Nicta, which is a rather young band that had the guts to mix Power Metal with more extreme styles like Thrash and Black Metal to eventually come up with a very innovative and not at all nonsensical result. I'm really pleased to hear newcomers as great as these guys, especially since labels sometimes have pathetic deaf morons working at their respective A&R departments, thus making it virtually impossible to grab an official disc from the shelves without having to fear that it could be pure shit compared with what the self-production department can offer. I'm sure you all know what I mean... Anyway, let's go back to Nicta... Apart from the general musicianship that is hundred percent awesome, I think the utilization of symphonic arrangements - totally synth based - enhance the beauty and the fullness of the atmospheres and that is the band's true winning card. In fact, without the different synth layers, the guitars would find themselves lost in emptiness; same thing goes for vocals, though their tone variations are pretty nice and colorful throughout all the songs. The sound quality, as about everything on this demo, is professional, so I'll simply recommend you check it out for yourselves...
Voto: 80/100
RNO
Metal Norge
I looked at the cover and read a bit in the booklet. Black metal, I thought, before I placed the CD in my player. And that’s how wrong you can get, this is pretty far from black metal, but that can be said about Dimmu Borgir, too? So, what is this? Well, this is a demo from Italy which the guys really has put a lot of work in, very nice booklet and all, great! And the music, well, it’s a bit special. If you can imagine a bowl with a lot of power metal in, a little bit of black metal, dark Rhapsody-like lyrics (not so fantasy related, though!), quite a lot of symphony and an Italian which has a good English pronouncement, and then you must not forget to stir around in the bowl, so the riffs get in the right place, well, then you have Nicta. The demo contains 4 tracks and consists of 23 minutes of music. And those 23 minutes are really surprisingly great metal. I like Rhapsody quite well, but I don’t think that is the cause of my appreciation for this demo. This is actually a little original. Well-played power metal without the clichès. They touch a little black metal at times and has a lot of nice symphony parts. Rhapsody spoke about making a “Rhapsody in black” record some time ago, but when they found out that black metal was about the devil and such, they tossed away the plans. They were obviously tossed right in the lap of the guys of Nicta. But, when that is said, it is important to point out that Rhapsody has a lot more symphony stuff going on in their music. The few things I miss on this demo is a bit darker expression, darker symphony pieces and more harsh grim vocals. But, I think I’ll take out and brush the dust of a word, which I can use for this demo: Masterfully done!
Voto: 8/10
Magnus R. Aspli
The Metal Observer
Metal from Italy by now is far more than just Power/Speed Metal, as from a few years ago. By now the country has strong bands in almost all areas and almost every week a new band shows up, trying to vie for a spot in the listener's ears. NICTA is the latest newcomer and looking at the cover and the title of this MCD, I had rather expected something in the shape of Death or Black Metal, but this quintet from Ceneselli (near Rome) truly surprised me, because even though they principally process Power Metal, they are far away from rehashing the typical Italo sound. For one not everything is cleanly sung, but Fabio Valentini here and there also utilises a Death Metal voice, which very nicely fits into the overall context, further than that they also stay away from the so popular "Happy Metal", preferring an a lot less bombastic variant, which sounds equally good. Seems to become a regular thing from Italy, to diversify one's sound. Opener "Enuma Elish" right away tells the story of the Sumerian gods, names such as Apsu, Marduk or Tiamat should be household names for many of you by now, musically realised with the already mentioned mix of crunchy Power Metal, the accompanying vocals and the well placed accentuation in form of the Death Metal voice. When right at the beginning both vocal styles set in, you think "Huh?", but soon the high voice takes over the command, with the Death vox only as additional element. Also the song structure is more than convincing, keeps up the tension, nicely varied, good start for sure. The following "Wrathful" then heralds quite a wallop (from the title alone) and NICTA indeed step on the pedal, powerful (musically as vocally), with a few typically Italian elements, but well implemented, with calmer passages as well as some furious outbreaks. The closing "The Darkest Inner Shadow" then surprises with a semi acoustic beginning and some Melodic Black Metal eruptions, which hit me pretty much unprepared, does not fully fit into the overall context, but still sounds good. So you see, NICTA is not your typical run of the mill band from Italy, packed into a more than usable sound, the quintet has put something out that really deserves your attention. As Power Metal fan, though, you'll need to have a tolerance for the at times more hefty vocals, otherwise this band is lost on you, still you should keep an eye on this band, because here something big might be in the making!
Voto: 7,5/10
Alex Melzer
::: EUTK :::
TOP DEMO - 12/11/2003
“Dark Rays Rip the Light” è l'evocativo titolo del secondo demo dei Nicta, gruppo nato nel Dicembre 2001 e già autore lo scorso anno di un breve cd promozionale contenente tre canzoni. Il nuovo demo, inciso nella primavera di quest'anno, vede i Nicta cimentarsi con un Power Metal originale e di buona qualità, arricchito da svariate influenze, su tutte quella Black Metal. Le quattro canzoni proposte mettono in luce una discreta versatilità nel songwriting. Si parte con “Enuma Elish”, brano veloce e accattivante che valorizza la timbrica cristallina del cantante Fabio Valentini, abile nel destreggiarsi tra note alte e cori estremi. Sin dalle prime battute si intuisce la grande importanza nel sound dei Nicta di Graziano Ferracioli, tastierista di chiara estrazione neoclassica, e la canzone passa da parti più tirate ad atmosfere più rilassate ed ariose. “Wrathful” è invece decisamente più aggressiva, e mi ha ricordato in diversi punti i Children of Bodom più melodici, anche per alcune scelte di suoni di Graziano. Segue “Divine Deception”: anche questo pezzo è molto dinamico e ricco di cambi di tempo, in cui le linee vocali di Fabio spaziano da parti tirate e alte, ad altre oscure in stile black, ad altre ancora dolci e rilassate. “The Darkest Inner Shadow” è la canzone conclusiva di questo demo, in cui le influenze estreme dei Nicta prendono il sopravvento sul Power Metal dei pezzi precedenti, dando vita a un pezzo violento, oscuro, originale ed estremamente convincente. Con questo demo i Nicta dimostrano di avere una buona personalità, qualità rara di questi tempi, e sufficiente a risaltare in un panorama sommerso da Strato-cloni. La grande cura con cui è stato realizzato questo demo è testimonianza delle ottime capacità del gruppo, con una produzione un un po' migliore questo disco non sfigurerebbe sul mercato odierno... tenete d'occhio i Nicta, questi cinque ragazzi hanno tutte le capacità per sfondare!
Voto: 8/10
Marco 'Lendar' Pessione
Metal Domination E-zine
Here we have a metal band from Italy. This is their latest release. This band is very good because they combine various metal scenes like black,progressive,death and power metal. They have influences from Running Wild to Rhapsody and from Cradle of Filth to Dark Tranquility. The production is very good and the sound too. Also they have a very good cd cover. I think this band has the future in their feet.
Voto: 9,5/10
Antonis Maglaras
Silent Scream Webzine
Ed ecco i Nicta, quintetto dedito ad un Power/Epic Metal abbastanza personalizzato che giunge all'esordio con questo demo di quattro pezzi veramente notevole. La vena più tipicamente epica che il gruppo aveva portato avanti in passato si è decisamente appesantita con l'ingresso in formazione di Nuccio Cafà, che ha portato la sua esperienza in campi Metal più aggressivi ed ha così contribuito ad appesantire notevolmente il suono della band. Oggi i Nicta si presentano con un Power/Epic Metal che subisce spesso influenze da altri campi Metal, e soprattutto dal Thrash ed in parte anche dal Black Metal. Questo significa che la struttura tipicamente Power dei pezzi proposti dal gruppo, fatta di cavalcate furiose sostenute da una voce quasi sempre in falsetto e dal decisivo apporto del lavoro delle tastiere, molto di frequente si "sporca" con divagazioni in territori più violenti ed aggressivi. In questi frangenti il riffing si serra, la ritmica si fa sincopata, la voce più stridula, ed il risultato, almeno in alcuni momenti, non è lontano da certe cose rilasciate dai Cradle Of Filth. Certo sono solo momenti, perché per il resto la proposta dei nostri si situa in territori tipicamente Power/Epic, molto ben arrangiato ed eseguito. La maestria in campo strumentistico e compositivo ed un'ottima produzione, cosa che non ti aspetteresti da un demo, classificano "Dark Rays Rip The Light" fra le migliori novità in questo campo. L'agilità con la quale i ragazzi si muovono all'interno del genere è un qualcosa di particolare, e la realizzazione dei brani farebbe l'invidia di parecchie band ben più blasonate. Pochi accenni alle ballad, pochi momenti intimistici, tanti up-tempo e schitarrate feroci. I Nicta sono decisamente un gruppo da tenere d'occhio ed un ascolto obbligato non solo per i "defender".
Voto: 7,5/10
Giorgio Fogliata
Pull The Chain
I really like this demo but eventually, I arrived to the conclusion that I shouldn’t 'cos when I try to describe it (and thus to review it) I end up using words and references that wouldn’t inspire me to listen to «Dark Rays Rip The Light». To be honest, I wasn’t expecting such a quality music : keyboards driven, fast paced, thrash speed power metal with some blackish death metal the whole coupled with high pitched screamed vocal works. Not my cup of tea but surprisingly, it really works out. Songs such as «Enuma Elish» or «Divine Deception» are really good and feature faster tempos and a better approach to song structures that what we have the use with most of the nowadays fast power metal acts. Describing Nicta as fast power metal band eventually will give the wrong impression about the music created by this Italian five piece. To my opinion, «Dark Rays Rip The Light» is a kind of encounter between In Flames, Sadus, Sadist, Necrodeath, Labyrinth and Illnath / Old Man’s Child musical worlds… strange isn’t it? A good singer, good musicians and good songwriters… for sure a good demo.
Voto: Non Assegnato
Patricia
Heavy-Metal.it
Il gruppo dei Nicta si forma nel "lontanissimo" Dicembre del 2001 dalle ceneri dei Moksa a cui sono seguiti dei cambi di formazione. Con quella attuale realizzano questo primo demo registrato nel Maggio del 2002 (ehm... veramente è il secondo promo ed è del 2003.../ndr.), quindi a soli cinque mesi dalla formazione e in questo brevissimo tempo sono riusciti a scrivere quattro brani assolutamente validi e supportati da una registrazione e un missaggio assolutamente professionali, anche se in qualche momento le chitarre hanno un suono non proprio perfetto, in particolare nel brano di apertura "Enuma Elish". I cinque rodigini ci presentano quindi un demo con quattro brani di puro power metal sinfonico. Mmmmm no. Assolutamente no. Diciamo più precisamente non puro ma fortemente contaminato. Infatti alla tipica struttura di un brano power vengono aggiunte delle insistenti orchestrazioni molto sinfoniche in alcuni momenti e più marcatamente black in altri. Il power proposto da questi romani rifà abbastanza il verso al power dei "Bambini di Bodom" in "Divine Deception" in cui l'ottimo cantante Fabio Valentini passa dal pulito allo scream in scioltezza e senza mostrare la benché minima forzatura. L'esempio più significativo della varietà del power proposto è senza ombra di dubbio la conclusiva "The Darkest Inner Shadow" in cui si può trovare proprio di tutto: dal power/thrash, per la struttura dei riff di chitarra, al crossover per l'uso di alcuni effetti nell'utilizzo della voce, al black per come vengono utilizzate le tastiere e l'uso dello scream. Un mix esplosivo che non darà pace alle vostre povere orecchie. C'è tanta carne al fuoco, forse troppa. Chissà. Sta di fatto che il tutto è molto efficace e imprevedibile: un caotico miscuglio di generi che vengono ottimamente legati tra loro. I Nicta, nonostante siano una giovanissima band, dai brani di questo demo sembra più una band con svariati anni di gavetta e decine di album alle spalle. Una graditissima sorpresa. Non pensavo che in Italia avessimo un gruppo dalle simili capacità e così versatile nell'utilizzo di diversi sottogeneri musicali del metal.
Voto: 8/10
Stefano Muscariello
TrueMetal.it
I Nicta si ripresentano al pubblico dopo il “Promo 2002” dello scorso anno, e fortunatamente per loro con questo demo sono riusciti a risolvere alcuni dei problemi che avevano palesato nella loro precedente release. Anche per questo lavoro definire il genere proposto dal gruppo è piuttosto arduo, “Dark Rays Rip the Light” è orientato su un Power Metal in cui si inseriscono parti Black Metal, alla Cradle of Filth per intenderci, e parti Metal Classico, l’iniziale “Enuma Elish” mette subito in mostra una delle caratteristiche del demo, cioè l’uso della doppia voce, una pulita e una in scream, anche se sinceramente non ho capito chi si occupa delle parti in scream (è sempre Fabio/ndr.). Il pezzo è giocato sull’alternanza di parti tirate e parti più tranquille, con la voce di Fabio Valentini che riesce ad essere davvero convincente, così come convincenti appaiono le parti in scream. Il brano risulta arrangiato davvero bene riuscendo a far convivere al suo interno atmosfere diverse. La seguente “Wrathful” viene aperta da un riff molto Metal, per poi svilupparsi in modo decisamente originale, grazie anche all’ottimo lavoro del batterista Andrea Bertassello, da segnalare anche la buona prestazione di Nuccio Cafà alla chitarra, sia in fase solista che in fase ritmica. Con “Divine Deception” è la tastiera a fare da protagonista, con Graziano Ferraccioli impegnato a creare passaggi decisamente convincenti, davvero molto buona l’alternanza di parti veloci e parti più lente con la voce in scream a donare cattiveria al tutto, anche ai passaggi più melodici. Bello anche lo stacco acustico centrale, anche se la parte successiva ricorda davvero troppo certe cose dei già citati C.o.F, ma nel complesso il brano risulta davvero ben scritto. La conclusiva “The Dark Inner Shadow” è forse il pezzo più originale del lotto, con un inizio acustico e molto oscuro che mi ha riportato alla mente gli Iced Earth di Dark Saga. La canzone si sviluppa poi sull’alternanza di parti melodiche e sfuriate decisamente Black metal, il tutto a atto a creare un pezzo con un atmosfera molto strana ma sicuramente azzeccata. Molto buoni i suoni che riescono a donare quell’aggressività che era mancata al demo d’esordio del gruppo. Tecnicamente la band è davvero preparata e riesce a mettere a disposizione dei brani questa perizia tecnica. In definitiva posso dire che questo “Dark Rays Rip the Light” è un lavoro convincente, in cui i Nicta dimostrano di avere i mezzi per poter creare qualcosa di davvero personale, gli unici piccoli problemi riguardano qualche cambio di tempo e di atmosfera che non risulta fluido come dovrebbe e il fatto che a volte le influenze risultano fin troppo evidenti, resta comunque il fatto che i Nicta sono un ottimo esempio di come si possano cercare nuove strade all’interno del Metal senza stravolgere quella che è l’essenza del Metal stesso, se continueranno su questa strada e limeranno i piccoli difetti di cui parlavo prima avremo davvero una grande band.
Voto: 80/100
Matteo Lavazza
HMP - Heavy Music Portal
I musicisti nostrani, troppo spesso, si dimostrano suscettibili, non si possono fare critiche (l’intenzione è solo di essere costruttivi) che si offendono se non ben accolti, magari con solamente un solo demo tape all’attivo. Non è questo il caso dei Nicta, finalmente ho la possibilità di ascoltare un four tracks cd con dei buoni suoni, ottime idee e con dei pezzi che potrebbero fare invidia a blasonati act della scena mondiale. Nella bio dei Nicta si parla di power epico velato di black metal, i Nicta suonano veloci e sono potenti, la una tastiera è protagonista e fa uso di efficaci fughe che svettano sopra una base di metallo rovente. Sono sicuro che se fossero stranieri si parlerebbe dei Nicta in termini ampollosi, sono italianissimi e hanno tantissime buone idee, il demo ha arrangiamenti ben curati e le doti tecniche non mancano. Se riusciranno a mantenere la potenza del sound anche in un futuro full lenght, legato al lato sinfonico, non mancheranno certo di raccogliere attenzioni. Ascoltatevi Enuma Elish e tirate voi le conclusioni, i Nicta abbinano con gusto parti di power metal ad altre quasi prog romantiche (molti complimenti per le aperture sinfoniche di Graziano Ferracioli), ma a stupire sono le vocals di Fabio Valentini in perfetto “dualismo” con parti growl ed altre limpide. Ha svolto un notevole lavoro Fabio fra sovrapposizioni e continui cambi di tonalità, veramente una gradita sorpresa, sfido chiunque a non pensare che ci siano più cantanti in seno ai Nicta. Non immagino cosa riuscirebbero a sfornare i Nicta se avessero la possibilità di incidere sotto la supervisione di un produttore esperto, magari in uno dei tanti studi di registrazione scandinavi dove si producono lavori dai suoni incredibili. Mi fa impazzire lo stacco folk nel break di Divine Deception, notevoli i continui cambi di tempo di Wrathful, mentre la conclusiva The Darkest Inner Shadow ha il fascino oscuro dei Nevermore.
La più grande promessa del metal italiano.
Voto: 78/100
Stefano -Muttley The Flyer- Giacometti
Metalitalia.com
Davvero niente male, questi Nicta! Giunti al secondo promo in poco più di un anno, questi cinque ragazzi si dimostrano una band dalle idee già piuttosto chiare e tutt'altro che lontana, qualitativamente parlando, da formazioni forti di contratto discografico che al sottoscritto capita di ascoltare e recensire. Attivi da circa tre anni, i Nicta propongono una sorta di epic power metal sinfonico imbastardito da stacchi thrash e, come nella conclusiva e validissima "The Darkest Inner Shadow", addirittura da fughe melodic black. Non sono un grandissimo fan del genere proposto, ma i quattro brani del promo, tutti abbastanza diversi l'uno dall'altro ma accumunati dagli incessanti duelli chitarra/tastiera e dall'ampia gamma di stati d'animo espressa, si rivelano senz'altro un buon biglietto da visita per questa band che ha soprattutto la fortuna di avere un bravo e personale cantante, Fabio Valentini, abilissimo nell'enfatizzare ogni passaggio grazie alla sua bravura nel cantare prima in pieno stile epic power, poi con vocals roche e graffianti per arrivare infine ad un acidissimo screaming, quest'ultimo però, ad essere onesti, talvolta un po' troppo forzato. Come si diceva, la proposta della band è piuttosto atipica ma spesso avvincente e, essendo graziata anche da una buona produzione, potrebbe benissimo essere apprezzata dai tanti amanti dei Bal Sagoth, dei Children Of Bodom (che vengono pero' chiamati in causa solo in certe parti power in doppia cassa) e dei nostrani Stormlord. Un lavoro quindi davvero buono, che ha ben poco da invidiare a certe produzioni estere e che potrebbe finire nei negozi già così com'è. In bocca al lupo.
Voto: 7/10
Luca Pessina
MetalManiacs.it
Bene, dopo un anno dall' esordio, i Nicta mi fanno pervenire il loro nuovo lavoro e noto con piacere come detti musicisti, oltre ad essere decisamente migliorati sotto ogni punto di vista, abbiano seguito il mio consiglio di far risaltare un pò di più le chitarre in un sound oltremodo tastieroso. Una evoluzione coincisa con un netto cambio di direzione che, partendo dal singolare prog metal di "Promo 2002", ha portato i Nicta a proporre una musica più orientata verso un oscuro power metal sinfonico, indubbiamente meno personale, ma comunque assai piacevole e ben sviluppato. Le tastiere sinfoniche e magniloquenti ci sono ancora (a volte anche troppo…), e in molti frangenti ricordano l'operato dei Rhapsody meno barocchi, ma la bravura del nuovo chitarrista Nuccio Cafà si fa sentire sia per una generale intensificazione delle ritmiche, assai più robuste di quelle di un tempo, che, soprattutto, per un lavoro alla solista davvero straordinario. Anche da parte della voce del cantante Fabio assistiamo ad un deciso miglioramento e le sue linee vocali, divise tra high pitched e screaming, si dimostrano assai ben amalgamate ad un contesto sonoro che, nonostante arrangiamenti ancora troppo sontuosi e legati a suoni sintetici, sfoggia azzeccati cambi di tempo, architetture ritmiche per nulla scontate e melodie davvero notevoli, lontane anni luce dal becero piattume degli svariati, fastidiosi epigoni di Stratovarius e compagnia bella. La trovata di inserire partiture Black Metal alla Cradle Of Filth in una circostanza decisamente più melodica inoltre, come dimostra la bella "The Darkest Inner Shadows", è stata realizzata in maniera davvero esemplare e mi muove ad incoraggiarvi a spingervi più a fondo in quella direzione, magari cercando di personalizzare ulteriormente il vostro stile, comunque già piuttosto maturo. Mi sembra infine opportuno farvi un appunto circa i finti suoni di batteria, ma per il resto, a parte qualche pomposità di troppo, mi pare che ci siamo. Bravi, continuate così…
Voto: 8/10
Matteo Buti
Behind The Veil ezine
There is no doubt that the Italian metal scene is one of the healthiest in Europe lately! It is very easy to reach to this conclusion if you listen to the albums and demos that Italian bands have released the last 2-3 years. Most of them have originality, fantasy and skillfull playing. All of the above can also describe the sound of this great band, Nicta. the guys are simply unbelievable! They mix power, black, progressive and death metal in a very mature way. Bands like VIRGIN STEELE, CRADLE OF FILTH, DARK TRANQUILLITY, RHAPSODY and RUNNING WILD have influenced their sound to the point that they helped them create their own personality and assimilate these influences. Fabio Valentini is a really impressive singer changing his voice from power into black metal vocals! One of the most interesting and original bands that exist in the boundless field of heavy metal music! Check them out...
Voto: Non Assegnato
Nick "William_Kidd" Parastatidis
StillBorn'zine
Secondo demo per i Nicta, giovane band attiva da circa 2 anni.. c'è poco da dire su questi 5 ragazzi.. non ho ascoltato il loro precedente lavoro, ma questo è un grandissimo disco! E' formidabile come i Nicta riescano a coinvolgere in un loro unico sound i più disparati rami del Metallo! Epic, Power, Metal Estremo, Classico.. sono uniti in questo dischetto nella personalissima forma datagli dai Nicta. E' strano da dire, ma il sound dei Nicta si può paragonare a gli Helloween e i Blind Guardian che vengono sodomizzati dai Cradle of Filth in un orgia di suoni dall'infame risultato che più piacevole non si può! ..bisogna aggiungere che a tutto questo non manca un'eccessiva dose di personalità che aumenta il valore di questo lavoro. Apici di questo lavoro la prima e l'ultima traccia.. la prima è una traccia originalissima, è quella che rappresenta il sound dei Nicta, l'ultima invece è una canzone sulla scia dei primi Opeth, chiaramente con il marchio di fabbrica Nicta. Insomma una grandissima sorpresa. Un grandissimo disco. Un grandissimo gruppo. Comunque a parte il fatto di avere come tastierista Filippo Inzaghi (eeeh?!?! ndr.), e una produzione che non esalta tutte le loro qualità... non riesco a immaginare cosa possono produrre i Nicta se supportati da una grande label! la maturità secondo me è stata già raggiunta! ...dimenticavo, bellissimo l'artwork! poi nel cd vi è una sezione visibile col PC, con Bio, notizie sul demo, e una ricca gallery con le foto di Inzaghi (ri-eeeh?!?! ndr.)! ...sembra inutile ripeterlo, ma trovo inutile che un gruppo per promuovere la propria musica debba pensare molto all'aspetto visivo, quindi artwork professionali, booklet a più pagine, sezioni multimediali.. non so, ma credo sia una spesa inutile per un gruppo e che non cambia nulla nella loro musica.. (tutto questo partendo dal presupposto che il Metallaro è Squattrinato, se poi c'ha un sacco di soldi può fare quello che vuole! a me che me frega!) :)
Voto: 8.5/10
~ C.Ð.M.~
HolyMetal.it
Questa sì che è una sorpresa ; meno di un anno fa i Nicta si presentavano col loro demo di debutto fatto di melodie molto delicate e un approccio più vicino al rock e al folk stile Blackmore's Night che al metal. Nel 2003 ritornano, cambiano logo rendendolo più "extreme metal", si avvalgono di un booklet dai colori scuri e dall'atmosfera tenebrosa ed inquietante ma soprattutto modificano decisamente la loro proposta musicale. Le melodie del primo demo sono rimaste ma stavolta non più su una base rock bensì su una power-thrash con inserti black. Suppongo che ciò sia dovuto anche al cambio di chitarrista, visto che dopo l'abbandono di Maikel Bononi è entrato nella line up Nuccio Cafà, già apprezzato nei Deva Yena insieme a Fabio Valentini (voce dei Nicta). Rispetto ai Deva Yena, bravi ma ancora acerbi, i Nicta danno vita a composizioni sempre in bilico tra melodia e rabbia, accompagnati da tastiere e pianoforti dal sapore power-epic e supportati stavolta da una produzione compatta e precisa, rispetto al primo demo in cui la chitarra di Bononi appariva fin troppo "leggera". L'apertura del demo è affidata a Enuma Elish, ispirato ad un poema babilonese, il pezzo più power dei quattro presenti : le classiche sfuriate in doppia cassa vengono accompagnate da un tappeto di tastiere che donano al brano un'atmosfera epica ma oscura. La voce di Fabio spazia dalle classiche tonalità power a vocals più sporche e ruvide, dimostrando ancora una volta di sapersi destreggiare ottimamente tra i vari tipi di cantato e senza mai eccedere in inutili virtuosismi. Wrathful, dopo un inizio molto aggressivo, riprende il discorso intrapreso dall'opener e si attesta su ritmi power-thrash anche se qui le tastiere si ispirano più alla tradizione finlandese (Stratovarius, Sonata Arctica, Dragonland) che all'epic. La parte centrale è un continuo di cambi di tempo, si passa da un assolo velocissimo ad uno estremamente melodico accompagnato da un pianoforte. Frequenti cambi di tempo che ritroviamo nel terzo brano, Divine Deception, che muta continuamente diventando ora un brano power sinfonico, ora thrash, sempre con una spiccata propensione alla melodia mai stucchevole. Nel mezzo troviamo anche una parte acustica con un cantato "narrante" alternato a screaming rabbiosi che fanno da preludio alla veloce cavalcata finale. A chiudere il demo ci pensa The Darkest Inner Shadow, senza dubbio il brano più aggressivo dei quattro : si apre con una voce parlata su una base acustica che ricorda vagamente l'horror metal dei Death SS per poi sfociare in un inquietante alternarsi di parti al limite del black sinfonico e nuovamente parti acustiche recitate. E'quindi l'ottima capacità di destreggiarsi tra i vari generi riuscendo sempre a fonderli insieme la caratteristica principale dei "nuovi" Nicta, ai quali ha fatto veramente bene il cambio di pelle. Ora che la quadratura del cerchio è stata trovata bisognerà vedere in che modo la band porterà avanti questo nuovo stile. Per ora, comunque, le premesse sono ottime.
Voto: 8/10
Matteo
HardSounds.it
Recensione del Live al Valpolicella Metal Fest
Dopo aver ascoltato l'ottimo demo "Dark Rays Rip The Light" ero piuttosto incuriosito dal vedere i Nicta in sede live. E così i cinque power/death metallers, fedeli di casa Children Of Bodom, esordiscono sul secondo palco: decisamente più piccolo rispetto al primo ma non per questo meno importante.La band apre con "Divine Decepetion" e prosegue proponendo una scaletta decisamente aggressiva. Lasciate da parte le melodie tanto care a "Enuma Elish" il combo va al sodo proponendo i loro pezzi più aggressivi.La resa dell'audio è piuttosto scadente ma la loro perfomance è di buon livello.I giovani Nicta hanno stupito ed impressionato con il loro sound, ma vi consiglio vivamente di ascoltare anche le rimanenti tracce del loro demo perché meritano l'ascolto. Avanti così ragazzi.
Voto: Non Assegnato
ColdNightWind
Heavy Metal Universe
DRRTL is the second demo of this Italian band formed in late 2001. The music of NICTA can be described as an epic power thrash metal with some death/black passages. For the symphonic arrangements, NICTA use lots of keyboards to create some lyrical atmosphere and harmonies while guitars bring dynamism and strength. To give you an idea of the complexity of their music, I should say that the black passages may look like CRADLE OF FILTH while the epic atmosphere is close to KAMELOT, SYMPHONY X, ANGRA or RHAPSODY. There are also some power thrash aspects close to CHILDREN OF BODOM. Their music contains a lot of breaks, tone variations changing from thrash to black, from atmospheric to aggressive, from epic to rhythmic enhancing the beauty and color of their music. The three first songs are a good expression and balance between epic, power thrash and black while the fourth and last is more typically black with a lot of atmospheric passages in slow tempos which renders well the duality of the lyrics. The production is professional and compatible with actual market standards. At the end, here is an album that is interesting and tends to step out from the usual productions, with some innovations that deserve some attentions since the compositions are terrific and shows the potential and maturity of this band. I hope that they'll get signed and release a full album soon.
Voto: 5/6
Fred
Mondongo Canibale
Fuck, can you imagine a band that could mix the heavy/epic metal of bands like Rhapsody, Running Wild or Labyrinth with death/thrash/black influences a la dark tranquility, children of bodom, cradle of filth or old man´s child?, are you able to imagine?, well, this is what our italian friends Nicta show us in this four tracks promo, maybe you think that is a bit strange mix but I can assure you this people play it fucking good, wow, what a surprise, the combine perfectly heavy moments with other more aggresive and fast. This people know how to play an instrument, and that´s obvious, they give to their music a big cuality, full of a lot of details, very good melodies, magnificent riffs and full speed solos. First time I listened to it I was thinking like "fuck, what a strange combination", but now it´s impossible stop listening. I want remark the labour of mr. Fabio Valentini, with a big voice variation, he can sing the most high vocal tones in the heavy metal way (he don´t abuse of the high pitch, fortunately) with other tones more death/blackers. Resuming here we have a marvellous and original band, perfectly they could release an album in a "big" label, and I´m not joking, ´cause I don´t obtain money with this, I tell it with sincerity!!. Let´s see what happens in future, but if they continue in this way, they are a little lucky and anyone put they eyes on them I think that in a short time we´ll be a vey well known band. Great!!
Voto: Non Assegnato
Daniel
Metallized.it
TOP DEMO
E' sempre più frequente ascoltare demo che non hanno nulla da invidiare a prodotti professionali, sia come produzione e registrazione, sia come qualità vera e propria dei brani. Ciononostante nella gran parte dei casi trattasi quasi sempre di gruppi in attività da parecchi anni, o con alle spalle altri progetti importanti. E' stata quindi una sorpresa per me questo lavoro dei Nicta, giovanissimo gruppo di Rovigo. Un lavoro che spicca sopra la media per il modo di presentarsi all'ascoltatore, con un bellissimo artwork dallo stile piuttosto atipico (complimenti al disegnatore!) e con un booklet contenente i testi di tutte e quattro le canzoni. A suggello di questa degna presentazione, una traccia multimediale con biografia, presentazione delle canzoni e della line-up, immagini e altre cosucce interessanti! E, nonostante ciò, quello che stupisce di più di questo album è la musica in esso contenuta, com'è giusto che sia quando si parla di musica Metal. I Nicta ci presentano un mix di generi che travalica le etichette canoniche, fondendo assieme (molto) power, stacchi progressive, sfuriate in stile Children Of Bodom (un esempio su tutti l'inizio di "Wrathful"), atmosfere alla King Diamond (il quale viene evocato all'inizio di "The Darkest Inner Shadow") e parti più cadenzate e pesanti. A suggello di tutto ciò la versatilità del cantante Fabio Valentini, capace di passare, per la verità con qualche forzatura sugli acuti, da una voce pulita e struggente a un cantato in screaming efficacissimo nel rendere le parti più aggressive. I brani presentano una struttura piuttosto articolata, senza però risultare dispersivi, tranne in rare occasioni. Certo non è un qualcosa che fa gridare al miracolo assoluto, anche perchè rimane qualche imperfezione da correggere a mio parere, come ad esempio i già citati acuti di Fabio, o il suono delle chitarre, in certi frangenti quasi assenti o lievemente accennate. In questo senso l'innesto di una seconda chitarra avrebbe secondo me effetti positivi! Comunque la dinamica dei pezzi è sempre buona, con l'apice assoluto nell'opener "Enuma Elish", la quale peraltro è supportata da liriche che narrano il mito babilonese della lotta tra le forze divine dell'Ordine e del Chaos, in un esplosione pirotecnica di feeling e cambi d'umore, accompagnati da altrettanto frequenti cambi di registro musicale, creando giochi di chiaroscuri e ombre degni di un grande gruppo. Con un po' di affinamento delle doti tecniche e di certe parti un po' spigolose il gruppo potrebbe fare un salto di qualità definitivo e ambire a diventare uno degli act più importanti a livello italiano. Per ora una proposta di sicuro interesse sia come originalità, sia come qualità! Non ci resta che attendere conferme (magari in sede live)!
Voto: 80/100
Francesco Pighi "Korgull"
Metallo Italiano
Ottimo lavoro per questi Nicta, gruppo che presenta diverse influenze che vanno dagli Angra ai Children of Bodom, dagli Iced Earth agli ultimi Satyricon, fino ai Cradle of Filth. L'opener "Enuma Elish" mi aveva un po' sviato stilisticamente parlando, visto che si tratta di un brano in puro Angra-style con tanto di voce ispirata ad Andrè Matos, arrangiamenti di piano, tanta doppia cassa su tempi medi e rallentamenti epici. Talvolta mi hanno ricordato gli Elegy del periodo "Supremacy" (bei tempi). La successiva "Wrathful" ha l'inizio identico a quello di "Thundersteel" dei Riot per poi ricordare quallcosa del power speed italiano di Labyrinth et similia, con in più il growling a doppiare le lead vocals di base. Il risultato ricorda lontanamente i Children of Bodom, ma forse sarebbe più giusto attribuirgli lo status di Nicta-sound. Ottime anche le successive "Divine Deception" e "The Darkest... " che ripercorrono gli stilemi della song precente risultando ottime sia dal punto di vista compositivo che esecutivo. Teneteli d'occhio: faranno strada! Promossi a pieni voti!
Voto: Non Assegnato
Mirko Montalbano
HardSounds.it
Secondo demo per i Nicta, nuova interessante proposta della scena power/black metal della penisola. Il loro nuovo "Dark Rays Rip The Light" è un piccolo viaggio in un mondo oscuro, fatto di sonorità calde e tenebrose accompagnate da veloci cavalcate furiose ed inquietanti. Lo stile proposto dai Nicta ricorda quello dei finlandesi Children of Bodom, ma a differenza di questi ultimi la ricerca delle venature melodiche e l'inserimento di linee vocali pulite rende la loro proposta molto più personale, distaccandosi dai canoni tipici del genere. Quello che maggiormente mi ha stupito in questo demo è il songwriting, sempre ricco di particolari dediti a creare attorno all'ascoltatore la giusta atmosfera. Una lavoro quasi maniacale direi, vista la facilità con la quale il gruppo riesce sempre e comunque ad impressionare. L'album si apre con "Enuma Elish", brano ricco di innesti power nel quale la chiave sinfonica del ritornello la fa da padrone, grazie all'ottima voce, sia nelle parti pulite che nello screaming, di un Fabio Valentini in grande spolvero. E' proprio in questo brano che la band ha saputo stupirmi maggiormente, caratterizzandolo con dolci inserimenti di tastiera, interessanti cambi di tempo ed una cavalcata molto evocativa. La seconda traccia "Wrathful" rimane sulla falsa riga della prima, anche se ci troviamo di fronte ad un brano più aggressivo e veloce. Anche in questo caso a far fronte alle sonorità più oscure gli inserimenti melodici rendono l'ascolto della traccia sempre piacevole, grazie anche ad un pregevole assolo di chitarra accompagnato da una lenta ed evocativa parte di piano che spicca su tutta la scena. Anche in "Divine Deception" troviamo le stesse caratteristiche dei brani precedenti, a determinarne l'originalità vengono inseriti diversi e veloci cambi di tempo e di atmosfere che rendono l'ascolto del pezzo decisamente frenetico, incuriosendo l'ascoltatore nella composizione dei suoi diversi passaggi. La chiusura è affidata a "The Darkest Inner Shadow", brano nel quale il lato più, oscuro e triste della band viene a galla. L'inquietante inizio ci introduce in una canzone rabbiosa nella quale le sfuriate in pieno stile black metal la fanno da padrone. E' stupefacente la facilità con la quale questi ragazzi riescono a trasmettere le loro emozioni, tra le dolci e spensierate melodie a qualle più tristi ed incazzate. Un plauso va fatto anche alla scrittura dei testi, attorno ai quali la canzone nasce e si sviluppa con grande criterio ed intelligenza, frutto di una maturità importante per una band che ora più che mai ha il diritto di provarci, di sfornare un nuovo prodotto e di sbatterlo orgogliosa sul tavolo del primo discografico che gli capita a tiro, sicura di avere un riscontro positivo. E' un vero peccato che la scarsa qualità della registrazione renda meno godibile il tutto, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Lo stile e la classe espressa dai Nicta in queste quattro tracce è innegabile, un prezioso contributo alla scena del metal italiano che ha grande bisogno di idee fresche e vincenti.
Un intelligente mix tra rabbia e melodia, che trascina ed emoziona.
Voto: 80/100
ColdNightWind
Beyond Webzine
Apparently, the Italian underground has plenty of good stuff to offer lately, like for example this new promo of Nicta, which is a rather young band that had the guts to mix Power Metal with more extreme styles like Thrash and Black Metal to eventually come up with a very innovative and not at all nonsensical result. I'm really pleased to hear newcomers as great as these guys, especially since labels sometimes have pathetic deaf morons working at their respective A&R departments, thus making it virtually impossible to grab an official disc from the shelves without having to fear that it could be pure shit compared with what the self-production department can offer. I'm sure you all know what I mean... Anyway, let's go back to Nicta... Apart from the general musicianship that is hundred percent awesome, I think the utilization of symphonic arrangements - totally synth based - enhance the beauty and the fullness of the atmospheres and that is the band's true winning card. In fact, without the different synth layers, the guitars would find themselves lost in emptiness; same thing goes for vocals, though their tone variations are pretty nice and colorful throughout all the songs. The sound quality, as about everything on this demo, is professional, so I'll simply recommend you check it out for yourselves...
Voto: 80/100
RNO
Metal Norge
I looked at the cover and read a bit in the booklet. Black metal, I thought, before I placed the CD in my player. And that’s how wrong you can get, this is pretty far from black metal, but that can be said about Dimmu Borgir, too? So, what is this? Well, this is a demo from Italy which the guys really has put a lot of work in, very nice booklet and all, great! And the music, well, it’s a bit special. If you can imagine a bowl with a lot of power metal in, a little bit of black metal, dark Rhapsody-like lyrics (not so fantasy related, though!), quite a lot of symphony and an Italian which has a good English pronouncement, and then you must not forget to stir around in the bowl, so the riffs get in the right place, well, then you have Nicta. The demo contains 4 tracks and consists of 23 minutes of music. And those 23 minutes are really surprisingly great metal. I like Rhapsody quite well, but I don’t think that is the cause of my appreciation for this demo. This is actually a little original. Well-played power metal without the clichès. They touch a little black metal at times and has a lot of nice symphony parts. Rhapsody spoke about making a “Rhapsody in black” record some time ago, but when they found out that black metal was about the devil and such, they tossed away the plans. They were obviously tossed right in the lap of the guys of Nicta. But, when that is said, it is important to point out that Rhapsody has a lot more symphony stuff going on in their music. The few things I miss on this demo is a bit darker expression, darker symphony pieces and more harsh grim vocals. But, I think I’ll take out and brush the dust of a word, which I can use for this demo: Masterfully done!
Voto: 8/10
Magnus R. Aspli
The Metal Observer
Metal from Italy by now is far more than just Power/Speed Metal, as from a few years ago. By now the country has strong bands in almost all areas and almost every week a new band shows up, trying to vie for a spot in the listener's ears. NICTA is the latest newcomer and looking at the cover and the title of this MCD, I had rather expected something in the shape of Death or Black Metal, but this quintet from Ceneselli (near Rome) truly surprised me, because even though they principally process Power Metal, they are far away from rehashing the typical Italo sound. For one not everything is cleanly sung, but Fabio Valentini here and there also utilises a Death Metal voice, which very nicely fits into the overall context, further than that they also stay away from the so popular "Happy Metal", preferring an a lot less bombastic variant, which sounds equally good. Seems to become a regular thing from Italy, to diversify one's sound. Opener "Enuma Elish" right away tells the story of the Sumerian gods, names such as Apsu, Marduk or Tiamat should be household names for many of you by now, musically realised with the already mentioned mix of crunchy Power Metal, the accompanying vocals and the well placed accentuation in form of the Death Metal voice. When right at the beginning both vocal styles set in, you think "Huh?", but soon the high voice takes over the command, with the Death vox only as additional element. Also the song structure is more than convincing, keeps up the tension, nicely varied, good start for sure. The following "Wrathful" then heralds quite a wallop (from the title alone) and NICTA indeed step on the pedal, powerful (musically as vocally), with a few typically Italian elements, but well implemented, with calmer passages as well as some furious outbreaks. The closing "The Darkest Inner Shadow" then surprises with a semi acoustic beginning and some Melodic Black Metal eruptions, which hit me pretty much unprepared, does not fully fit into the overall context, but still sounds good. So you see, NICTA is not your typical run of the mill band from Italy, packed into a more than usable sound, the quintet has put something out that really deserves your attention. As Power Metal fan, though, you'll need to have a tolerance for the at times more hefty vocals, otherwise this band is lost on you, still you should keep an eye on this band, because here something big might be in the making!
Voto: 7,5/10
Alex Melzer
::: EUTK :::
TOP DEMO - 12/11/2003
“Dark Rays Rip the Light” è l'evocativo titolo del secondo demo dei Nicta, gruppo nato nel Dicembre 2001 e già autore lo scorso anno di un breve cd promozionale contenente tre canzoni. Il nuovo demo, inciso nella primavera di quest'anno, vede i Nicta cimentarsi con un Power Metal originale e di buona qualità, arricchito da svariate influenze, su tutte quella Black Metal. Le quattro canzoni proposte mettono in luce una discreta versatilità nel songwriting. Si parte con “Enuma Elish”, brano veloce e accattivante che valorizza la timbrica cristallina del cantante Fabio Valentini, abile nel destreggiarsi tra note alte e cori estremi. Sin dalle prime battute si intuisce la grande importanza nel sound dei Nicta di Graziano Ferracioli, tastierista di chiara estrazione neoclassica, e la canzone passa da parti più tirate ad atmosfere più rilassate ed ariose. “Wrathful” è invece decisamente più aggressiva, e mi ha ricordato in diversi punti i Children of Bodom più melodici, anche per alcune scelte di suoni di Graziano. Segue “Divine Deception”: anche questo pezzo è molto dinamico e ricco di cambi di tempo, in cui le linee vocali di Fabio spaziano da parti tirate e alte, ad altre oscure in stile black, ad altre ancora dolci e rilassate. “The Darkest Inner Shadow” è la canzone conclusiva di questo demo, in cui le influenze estreme dei Nicta prendono il sopravvento sul Power Metal dei pezzi precedenti, dando vita a un pezzo violento, oscuro, originale ed estremamente convincente. Con questo demo i Nicta dimostrano di avere una buona personalità, qualità rara di questi tempi, e sufficiente a risaltare in un panorama sommerso da Strato-cloni. La grande cura con cui è stato realizzato questo demo è testimonianza delle ottime capacità del gruppo, con una produzione un un po' migliore questo disco non sfigurerebbe sul mercato odierno... tenete d'occhio i Nicta, questi cinque ragazzi hanno tutte le capacità per sfondare!
Voto: 8/10
Marco 'Lendar' Pessione
Metal Domination E-zine
Here we have a metal band from Italy. This is their latest release. This band is very good because they combine various metal scenes like black,progressive,death and power metal. They have influences from Running Wild to Rhapsody and from Cradle of Filth to Dark Tranquility. The production is very good and the sound too. Also they have a very good cd cover. I think this band has the future in their feet.
Voto: 9,5/10
Antonis Maglaras
Silent Scream Webzine
Ed ecco i Nicta, quintetto dedito ad un Power/Epic Metal abbastanza personalizzato che giunge all'esordio con questo demo di quattro pezzi veramente notevole. La vena più tipicamente epica che il gruppo aveva portato avanti in passato si è decisamente appesantita con l'ingresso in formazione di Nuccio Cafà, che ha portato la sua esperienza in campi Metal più aggressivi ed ha così contribuito ad appesantire notevolmente il suono della band. Oggi i Nicta si presentano con un Power/Epic Metal che subisce spesso influenze da altri campi Metal, e soprattutto dal Thrash ed in parte anche dal Black Metal. Questo significa che la struttura tipicamente Power dei pezzi proposti dal gruppo, fatta di cavalcate furiose sostenute da una voce quasi sempre in falsetto e dal decisivo apporto del lavoro delle tastiere, molto di frequente si "sporca" con divagazioni in territori più violenti ed aggressivi. In questi frangenti il riffing si serra, la ritmica si fa sincopata, la voce più stridula, ed il risultato, almeno in alcuni momenti, non è lontano da certe cose rilasciate dai Cradle Of Filth. Certo sono solo momenti, perché per il resto la proposta dei nostri si situa in territori tipicamente Power/Epic, molto ben arrangiato ed eseguito. La maestria in campo strumentistico e compositivo ed un'ottima produzione, cosa che non ti aspetteresti da un demo, classificano "Dark Rays Rip The Light" fra le migliori novità in questo campo. L'agilità con la quale i ragazzi si muovono all'interno del genere è un qualcosa di particolare, e la realizzazione dei brani farebbe l'invidia di parecchie band ben più blasonate. Pochi accenni alle ballad, pochi momenti intimistici, tanti up-tempo e schitarrate feroci. I Nicta sono decisamente un gruppo da tenere d'occhio ed un ascolto obbligato non solo per i "defender".
Voto: 7,5/10
Giorgio Fogliata
Pull The Chain
I really like this demo but eventually, I arrived to the conclusion that I shouldn’t 'cos when I try to describe it (and thus to review it) I end up using words and references that wouldn’t inspire me to listen to «Dark Rays Rip The Light». To be honest, I wasn’t expecting such a quality music : keyboards driven, fast paced, thrash speed power metal with some blackish death metal the whole coupled with high pitched screamed vocal works. Not my cup of tea but surprisingly, it really works out. Songs such as «Enuma Elish» or «Divine Deception» are really good and feature faster tempos and a better approach to song structures that what we have the use with most of the nowadays fast power metal acts. Describing Nicta as fast power metal band eventually will give the wrong impression about the music created by this Italian five piece. To my opinion, «Dark Rays Rip The Light» is a kind of encounter between In Flames, Sadus, Sadist, Necrodeath, Labyrinth and Illnath / Old Man’s Child musical worlds… strange isn’t it? A good singer, good musicians and good songwriters… for sure a good demo.
Voto: Non Assegnato
Patricia
Heavy-Metal.it
Il gruppo dei Nicta si forma nel "lontanissimo" Dicembre del 2001 dalle ceneri dei Moksa a cui sono seguiti dei cambi di formazione. Con quella attuale realizzano questo primo demo registrato nel Maggio del 2002 (ehm... veramente è il secondo promo ed è del 2003.../ndr.), quindi a soli cinque mesi dalla formazione e in questo brevissimo tempo sono riusciti a scrivere quattro brani assolutamente validi e supportati da una registrazione e un missaggio assolutamente professionali, anche se in qualche momento le chitarre hanno un suono non proprio perfetto, in particolare nel brano di apertura "Enuma Elish". I cinque rodigini ci presentano quindi un demo con quattro brani di puro power metal sinfonico. Mmmmm no. Assolutamente no. Diciamo più precisamente non puro ma fortemente contaminato. Infatti alla tipica struttura di un brano power vengono aggiunte delle insistenti orchestrazioni molto sinfoniche in alcuni momenti e più marcatamente black in altri. Il power proposto da questi romani rifà abbastanza il verso al power dei "Bambini di Bodom" in "Divine Deception" in cui l'ottimo cantante Fabio Valentini passa dal pulito allo scream in scioltezza e senza mostrare la benché minima forzatura. L'esempio più significativo della varietà del power proposto è senza ombra di dubbio la conclusiva "The Darkest Inner Shadow" in cui si può trovare proprio di tutto: dal power/thrash, per la struttura dei riff di chitarra, al crossover per l'uso di alcuni effetti nell'utilizzo della voce, al black per come vengono utilizzate le tastiere e l'uso dello scream. Un mix esplosivo che non darà pace alle vostre povere orecchie. C'è tanta carne al fuoco, forse troppa. Chissà. Sta di fatto che il tutto è molto efficace e imprevedibile: un caotico miscuglio di generi che vengono ottimamente legati tra loro. I Nicta, nonostante siano una giovanissima band, dai brani di questo demo sembra più una band con svariati anni di gavetta e decine di album alle spalle. Una graditissima sorpresa. Non pensavo che in Italia avessimo un gruppo dalle simili capacità e così versatile nell'utilizzo di diversi sottogeneri musicali del metal.
Voto: 8/10
Stefano Muscariello
TrueMetal.it
I Nicta si ripresentano al pubblico dopo il “Promo 2002” dello scorso anno, e fortunatamente per loro con questo demo sono riusciti a risolvere alcuni dei problemi che avevano palesato nella loro precedente release. Anche per questo lavoro definire il genere proposto dal gruppo è piuttosto arduo, “Dark Rays Rip the Light” è orientato su un Power Metal in cui si inseriscono parti Black Metal, alla Cradle of Filth per intenderci, e parti Metal Classico, l’iniziale “Enuma Elish” mette subito in mostra una delle caratteristiche del demo, cioè l’uso della doppia voce, una pulita e una in scream, anche se sinceramente non ho capito chi si occupa delle parti in scream (è sempre Fabio/ndr.). Il pezzo è giocato sull’alternanza di parti tirate e parti più tranquille, con la voce di Fabio Valentini che riesce ad essere davvero convincente, così come convincenti appaiono le parti in scream. Il brano risulta arrangiato davvero bene riuscendo a far convivere al suo interno atmosfere diverse. La seguente “Wrathful” viene aperta da un riff molto Metal, per poi svilupparsi in modo decisamente originale, grazie anche all’ottimo lavoro del batterista Andrea Bertassello, da segnalare anche la buona prestazione di Nuccio Cafà alla chitarra, sia in fase solista che in fase ritmica. Con “Divine Deception” è la tastiera a fare da protagonista, con Graziano Ferraccioli impegnato a creare passaggi decisamente convincenti, davvero molto buona l’alternanza di parti veloci e parti più lente con la voce in scream a donare cattiveria al tutto, anche ai passaggi più melodici. Bello anche lo stacco acustico centrale, anche se la parte successiva ricorda davvero troppo certe cose dei già citati C.o.F, ma nel complesso il brano risulta davvero ben scritto. La conclusiva “The Dark Inner Shadow” è forse il pezzo più originale del lotto, con un inizio acustico e molto oscuro che mi ha riportato alla mente gli Iced Earth di Dark Saga. La canzone si sviluppa poi sull’alternanza di parti melodiche e sfuriate decisamente Black metal, il tutto a atto a creare un pezzo con un atmosfera molto strana ma sicuramente azzeccata. Molto buoni i suoni che riescono a donare quell’aggressività che era mancata al demo d’esordio del gruppo. Tecnicamente la band è davvero preparata e riesce a mettere a disposizione dei brani questa perizia tecnica. In definitiva posso dire che questo “Dark Rays Rip the Light” è un lavoro convincente, in cui i Nicta dimostrano di avere i mezzi per poter creare qualcosa di davvero personale, gli unici piccoli problemi riguardano qualche cambio di tempo e di atmosfera che non risulta fluido come dovrebbe e il fatto che a volte le influenze risultano fin troppo evidenti, resta comunque il fatto che i Nicta sono un ottimo esempio di come si possano cercare nuove strade all’interno del Metal senza stravolgere quella che è l’essenza del Metal stesso, se continueranno su questa strada e limeranno i piccoli difetti di cui parlavo prima avremo davvero una grande band.
Voto: 80/100
Matteo Lavazza
HMP - Heavy Music Portal
I musicisti nostrani, troppo spesso, si dimostrano suscettibili, non si possono fare critiche (l’intenzione è solo di essere costruttivi) che si offendono se non ben accolti, magari con solamente un solo demo tape all’attivo. Non è questo il caso dei Nicta, finalmente ho la possibilità di ascoltare un four tracks cd con dei buoni suoni, ottime idee e con dei pezzi che potrebbero fare invidia a blasonati act della scena mondiale. Nella bio dei Nicta si parla di power epico velato di black metal, i Nicta suonano veloci e sono potenti, la una tastiera è protagonista e fa uso di efficaci fughe che svettano sopra una base di metallo rovente. Sono sicuro che se fossero stranieri si parlerebbe dei Nicta in termini ampollosi, sono italianissimi e hanno tantissime buone idee, il demo ha arrangiamenti ben curati e le doti tecniche non mancano. Se riusciranno a mantenere la potenza del sound anche in un futuro full lenght, legato al lato sinfonico, non mancheranno certo di raccogliere attenzioni. Ascoltatevi Enuma Elish e tirate voi le conclusioni, i Nicta abbinano con gusto parti di power metal ad altre quasi prog romantiche (molti complimenti per le aperture sinfoniche di Graziano Ferracioli), ma a stupire sono le vocals di Fabio Valentini in perfetto “dualismo” con parti growl ed altre limpide. Ha svolto un notevole lavoro Fabio fra sovrapposizioni e continui cambi di tonalità, veramente una gradita sorpresa, sfido chiunque a non pensare che ci siano più cantanti in seno ai Nicta. Non immagino cosa riuscirebbero a sfornare i Nicta se avessero la possibilità di incidere sotto la supervisione di un produttore esperto, magari in uno dei tanti studi di registrazione scandinavi dove si producono lavori dai suoni incredibili. Mi fa impazzire lo stacco folk nel break di Divine Deception, notevoli i continui cambi di tempo di Wrathful, mentre la conclusiva The Darkest Inner Shadow ha il fascino oscuro dei Nevermore.
La più grande promessa del metal italiano.
Voto: 78/100
Stefano -Muttley The Flyer- Giacometti
Metalitalia.com
Davvero niente male, questi Nicta! Giunti al secondo promo in poco più di un anno, questi cinque ragazzi si dimostrano una band dalle idee già piuttosto chiare e tutt'altro che lontana, qualitativamente parlando, da formazioni forti di contratto discografico che al sottoscritto capita di ascoltare e recensire. Attivi da circa tre anni, i Nicta propongono una sorta di epic power metal sinfonico imbastardito da stacchi thrash e, come nella conclusiva e validissima "The Darkest Inner Shadow", addirittura da fughe melodic black. Non sono un grandissimo fan del genere proposto, ma i quattro brani del promo, tutti abbastanza diversi l'uno dall'altro ma accumunati dagli incessanti duelli chitarra/tastiera e dall'ampia gamma di stati d'animo espressa, si rivelano senz'altro un buon biglietto da visita per questa band che ha soprattutto la fortuna di avere un bravo e personale cantante, Fabio Valentini, abilissimo nell'enfatizzare ogni passaggio grazie alla sua bravura nel cantare prima in pieno stile epic power, poi con vocals roche e graffianti per arrivare infine ad un acidissimo screaming, quest'ultimo però, ad essere onesti, talvolta un po' troppo forzato. Come si diceva, la proposta della band è piuttosto atipica ma spesso avvincente e, essendo graziata anche da una buona produzione, potrebbe benissimo essere apprezzata dai tanti amanti dei Bal Sagoth, dei Children Of Bodom (che vengono pero' chiamati in causa solo in certe parti power in doppia cassa) e dei nostrani Stormlord. Un lavoro quindi davvero buono, che ha ben poco da invidiare a certe produzioni estere e che potrebbe finire nei negozi già così com'è. In bocca al lupo.
Voto: 7/10
Luca Pessina
MetalManiacs.it
Bene, dopo un anno dall' esordio, i Nicta mi fanno pervenire il loro nuovo lavoro e noto con piacere come detti musicisti, oltre ad essere decisamente migliorati sotto ogni punto di vista, abbiano seguito il mio consiglio di far risaltare un pò di più le chitarre in un sound oltremodo tastieroso. Una evoluzione coincisa con un netto cambio di direzione che, partendo dal singolare prog metal di "Promo 2002", ha portato i Nicta a proporre una musica più orientata verso un oscuro power metal sinfonico, indubbiamente meno personale, ma comunque assai piacevole e ben sviluppato. Le tastiere sinfoniche e magniloquenti ci sono ancora (a volte anche troppo…), e in molti frangenti ricordano l'operato dei Rhapsody meno barocchi, ma la bravura del nuovo chitarrista Nuccio Cafà si fa sentire sia per una generale intensificazione delle ritmiche, assai più robuste di quelle di un tempo, che, soprattutto, per un lavoro alla solista davvero straordinario. Anche da parte della voce del cantante Fabio assistiamo ad un deciso miglioramento e le sue linee vocali, divise tra high pitched e screaming, si dimostrano assai ben amalgamate ad un contesto sonoro che, nonostante arrangiamenti ancora troppo sontuosi e legati a suoni sintetici, sfoggia azzeccati cambi di tempo, architetture ritmiche per nulla scontate e melodie davvero notevoli, lontane anni luce dal becero piattume degli svariati, fastidiosi epigoni di Stratovarius e compagnia bella. La trovata di inserire partiture Black Metal alla Cradle Of Filth in una circostanza decisamente più melodica inoltre, come dimostra la bella "The Darkest Inner Shadows", è stata realizzata in maniera davvero esemplare e mi muove ad incoraggiarvi a spingervi più a fondo in quella direzione, magari cercando di personalizzare ulteriormente il vostro stile, comunque già piuttosto maturo. Mi sembra infine opportuno farvi un appunto circa i finti suoni di batteria, ma per il resto, a parte qualche pomposità di troppo, mi pare che ci siamo. Bravi, continuate così…
Voto: 8/10
Matteo Buti
Behind The Veil ezine
There is no doubt that the Italian metal scene is one of the healthiest in Europe lately! It is very easy to reach to this conclusion if you listen to the albums and demos that Italian bands have released the last 2-3 years. Most of them have originality, fantasy and skillfull playing. All of the above can also describe the sound of this great band, Nicta. the guys are simply unbelievable! They mix power, black, progressive and death metal in a very mature way. Bands like VIRGIN STEELE, CRADLE OF FILTH, DARK TRANQUILLITY, RHAPSODY and RUNNING WILD have influenced their sound to the point that they helped them create their own personality and assimilate these influences. Fabio Valentini is a really impressive singer changing his voice from power into black metal vocals! One of the most interesting and original bands that exist in the boundless field of heavy metal music! Check them out...
Voto: Non Assegnato
Nick "William_Kidd" Parastatidis
StillBorn'zine
Secondo demo per i Nicta, giovane band attiva da circa 2 anni.. c'è poco da dire su questi 5 ragazzi.. non ho ascoltato il loro precedente lavoro, ma questo è un grandissimo disco! E' formidabile come i Nicta riescano a coinvolgere in un loro unico sound i più disparati rami del Metallo! Epic, Power, Metal Estremo, Classico.. sono uniti in questo dischetto nella personalissima forma datagli dai Nicta. E' strano da dire, ma il sound dei Nicta si può paragonare a gli Helloween e i Blind Guardian che vengono sodomizzati dai Cradle of Filth in un orgia di suoni dall'infame risultato che più piacevole non si può! ..bisogna aggiungere che a tutto questo non manca un'eccessiva dose di personalità che aumenta il valore di questo lavoro. Apici di questo lavoro la prima e l'ultima traccia.. la prima è una traccia originalissima, è quella che rappresenta il sound dei Nicta, l'ultima invece è una canzone sulla scia dei primi Opeth, chiaramente con il marchio di fabbrica Nicta. Insomma una grandissima sorpresa. Un grandissimo disco. Un grandissimo gruppo. Comunque a parte il fatto di avere come tastierista Filippo Inzaghi (eeeh?!?! ndr.), e una produzione che non esalta tutte le loro qualità... non riesco a immaginare cosa possono produrre i Nicta se supportati da una grande label! la maturità secondo me è stata già raggiunta! ...dimenticavo, bellissimo l'artwork! poi nel cd vi è una sezione visibile col PC, con Bio, notizie sul demo, e una ricca gallery con le foto di Inzaghi (ri-eeeh?!?! ndr.)! ...sembra inutile ripeterlo, ma trovo inutile che un gruppo per promuovere la propria musica debba pensare molto all'aspetto visivo, quindi artwork professionali, booklet a più pagine, sezioni multimediali.. non so, ma credo sia una spesa inutile per un gruppo e che non cambia nulla nella loro musica.. (tutto questo partendo dal presupposto che il Metallaro è Squattrinato, se poi c'ha un sacco di soldi può fare quello che vuole! a me che me frega!) :)
Voto: 8.5/10
~ C.Ð.M.~
HolyMetal.it
Questa sì che è una sorpresa ; meno di un anno fa i Nicta si presentavano col loro demo di debutto fatto di melodie molto delicate e un approccio più vicino al rock e al folk stile Blackmore's Night che al metal. Nel 2003 ritornano, cambiano logo rendendolo più "extreme metal", si avvalgono di un booklet dai colori scuri e dall'atmosfera tenebrosa ed inquietante ma soprattutto modificano decisamente la loro proposta musicale. Le melodie del primo demo sono rimaste ma stavolta non più su una base rock bensì su una power-thrash con inserti black. Suppongo che ciò sia dovuto anche al cambio di chitarrista, visto che dopo l'abbandono di Maikel Bononi è entrato nella line up Nuccio Cafà, già apprezzato nei Deva Yena insieme a Fabio Valentini (voce dei Nicta). Rispetto ai Deva Yena, bravi ma ancora acerbi, i Nicta danno vita a composizioni sempre in bilico tra melodia e rabbia, accompagnati da tastiere e pianoforti dal sapore power-epic e supportati stavolta da una produzione compatta e precisa, rispetto al primo demo in cui la chitarra di Bononi appariva fin troppo "leggera". L'apertura del demo è affidata a Enuma Elish, ispirato ad un poema babilonese, il pezzo più power dei quattro presenti : le classiche sfuriate in doppia cassa vengono accompagnate da un tappeto di tastiere che donano al brano un'atmosfera epica ma oscura. La voce di Fabio spazia dalle classiche tonalità power a vocals più sporche e ruvide, dimostrando ancora una volta di sapersi destreggiare ottimamente tra i vari tipi di cantato e senza mai eccedere in inutili virtuosismi. Wrathful, dopo un inizio molto aggressivo, riprende il discorso intrapreso dall'opener e si attesta su ritmi power-thrash anche se qui le tastiere si ispirano più alla tradizione finlandese (Stratovarius, Sonata Arctica, Dragonland) che all'epic. La parte centrale è un continuo di cambi di tempo, si passa da un assolo velocissimo ad uno estremamente melodico accompagnato da un pianoforte. Frequenti cambi di tempo che ritroviamo nel terzo brano, Divine Deception, che muta continuamente diventando ora un brano power sinfonico, ora thrash, sempre con una spiccata propensione alla melodia mai stucchevole. Nel mezzo troviamo anche una parte acustica con un cantato "narrante" alternato a screaming rabbiosi che fanno da preludio alla veloce cavalcata finale. A chiudere il demo ci pensa The Darkest Inner Shadow, senza dubbio il brano più aggressivo dei quattro : si apre con una voce parlata su una base acustica che ricorda vagamente l'horror metal dei Death SS per poi sfociare in un inquietante alternarsi di parti al limite del black sinfonico e nuovamente parti acustiche recitate. E'quindi l'ottima capacità di destreggiarsi tra i vari generi riuscendo sempre a fonderli insieme la caratteristica principale dei "nuovi" Nicta, ai quali ha fatto veramente bene il cambio di pelle. Ora che la quadratura del cerchio è stata trovata bisognerà vedere in che modo la band porterà avanti questo nuovo stile. Per ora, comunque, le premesse sono ottime.
Voto: 8/10
Matteo